lunedì 11 giugno 2012

Mammiferi lago di Bolsena: Cinghiale


Il cinghiale (Sus scrofa, Linneo 1758) è il progenitore del maiale domestico.
Il cinghiale è presente nella regione mediterranea precedentemente alla comparsa dell’uomo. Oggi vive nei boschi dell'Europa centrale, delle regioni mediterranee e dell'Asia meridionale fino all'Indonesia. Fu importato dagli spagnoli nel Nordamerica alla metà del Cinquecento, e si è naturalizzato in vaste aree degli Stati Uniti (dove viene chiamato razorback). Simili al cinghiale (pur non facendo parte dello stesso genere) sono il facocero e il pecari, diffusi rispettivamente in Africa e Sudamerica.

Il cinghiale può avere dimensioni variabili a seconda della sottospecie. Il peso è molto variabile in funzione delle età e delle disponibilità trofiche e nelle Alpi Italiane il peso dei cosidetti "neri" (soggetti con mantello scuro, grigio-nerastro, morfologicamente adulti), oscilla tra i 100 ed i 200 kg. L'altezza al garrese è di circa 90cm. Le sottospecie più grandi possono raggiungere anche i 350 kg di peso. La pelliccia è scura e setolosa, il grugno conico e le zampe corte. Come l'uomo, ha 46 cromosomi. Conduce una vita solitaria o in piccoli branchi.
La sua pelle è molto spessa e poco vascolarizzata, il che lo protegge da ferite e infezioni negli spostamenti nella macchia mediterranea oltre che dai morsi di alcuni animali, come le vipere.

È un maiale selvatico dal temperamento aggressivo, le zanne lo aiutano oltre che nello scavo anche nei combattimenti. La sua dieta è onnivora e molto adattabile, si ciba di radici, ghiande, e altri vegetali, ma anche di insetti e piccoli animali.
La femmina scava una tana nel terreno e la mimetizza con arbusti e vegetali. I piccoli crescono in febbraio-marzo in numero da 2 a 4, ma fino ad 8 negli anni migliori. Dopo 1-2 anni i maschi si allontanano dalle madri e raggiungono l'età adulta. 

In ambienti boschivi la presenza del cinghiale è positiva, infatti con la sua continua opera di scavo alla ricerca del cibo, interra semi e elimina insetti dannosi, favorendo lo sviluppo del bosco. Tuttavia la riduzione del suo habitat lo ha spinto anche in ambienti agricoli dove risulta dannoso cibandosi di cereali, frutti di alberi o uva. Per questo motivo nella cultura contadina il cinghiale è sempre stato considerato distruttivo e oggetto di battute di caccia
In Gran Bretagna il cinghiale, estinto allo stato brado da tempo, è allevato per la sua carne. Alcuni decenni fa, tuttavia, alcuni esemplari fuggiti dagli allevamenti hanno finito per creare una nuova popolazione (concentrata soprattutto nel Weald).

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